Il 17 marzo 2023 si è celebrata la Giornata Mondiale del Sonno (la giornata si celebra annualmente, il venerdì che precede l’equinozio di primavera).
In questa occasione sui vari media si è parlato dei nuovi dati diffusi dall’AIMS, l’Associazione Italiana Medicina del Sonno; dati che non sono particolarmente confortanti dal momento che sono circa 13,5 gli italiani che soffrono di insonnia (più del 25%, ovvero più di uno su quattro).
Per quanto l’insonnia sia un disturbo che colpisce anziani e giovani sia di sesso femminile che di sesso maschile, il problema riguarda prevalentemente le donne; il 60% del totale di coloro che accusano insonnia, transitoria o cronica, è costituito da soggetti di sesso femminile che ne soffrono soprattutto nel periodo che va dai 30 ai 60 anni; questo si spiega facilmente con il fatto che questo lasso di tempo è quello in cui si verificano condizioni importanti come la gravidanza, in una grande percentuale di donne, e la menopausa, che inevitabilmente interessa l’universo femminile nella sua interezza; queste condizioni, come noto, innescano variazioni ormonali di una certa importanza che hanno una grande influenza, spesso in negativo, sulla qualità e sulla durata del sonno.
Insomma, come si può notare da quanto sopraesposto, l’insonnia è un fenomeno, peraltro accentuatosi nel periodo della pandemia, che coinvolge un numero particolarmente rilevante e non stupisce che vi sia un grande interesse attorno a esso. Si deve comunque precisare che non tutti i casi di insonnia sono uguali; al di là della transitorietà o no del disturbo, l’insonnia può avere livelli di gravità diversi come diverse sono le cause che possono provocarla.
Quali rimedi si possono adottare per contrastare l’insonnia?
Molti casi di insonnia lieve o comunque transitoria possono essere risolti con una certa facilità assumendo pastiglie per dormire a base di melatonina e altri rimedi naturali di origine vegetale come gli estratti di papavero della California, di melissa e di passiflora.
Diamo poi per scontato che tutti noi dovremmo sempre dare una notevole importanza all’igiene del sonno, ovvero seguire quelle regole che possono permetterci di favorire una migliore qualità del sonno; ci riferiamo in particolare a comportamenti virtuosi come per esempio quello di coricarsi, in linea di massima, sempre alla stessa ora, di non andare a letto troppo tardi la sera e non alzarsi troppo tardi la mattina; si dovrebbero poi evitare, a tarda sera, tutte quelle attività che richiedono una concentrazione massima come studiare, lavorare, leggere libri particolarmente impegnativi ecc.
Anche l’ambiente dedicato al riposo notturno ha la sua importanza; secondo molti esperti la temperatura ideale in camera da letto è di 18 °C e comunque, al di là di variazioni individuali, non dovrebbe superare la soglia dei 20 °C. È altresì fondamentale che la biancheria, e soprattutto il materasso, siano molto comodi. Fondamentali sono anche il buio e il silenzio.
Cos’è la melatonina?
La melatonina è una sostanza prodotta perlopiù dalla ghiandola pineale; una delle sue funzioni è quella di regolare il ciclo sonno-veglia. Una riduzione dei livelli di melatonina, che può avere molte cause (fra cui stress, ansia, il famoso “jet lag”, assunzione eccessiva di alcol, cure farmacologiche ecc.), sono alla base di molti casi di insonnia; ecco perché un’assunzione regolare di melatonina tramite un apposito integratore può, in moltissimi casi, ripristinare correttamente il ciclo sonno-veglia e risolvere l’insonnia. Un plus di questa sostanza è che, a differenza di alcuni farmaci prescritti per trattare l’insonnia, non causa dipendenza psicofisica.